venerdì 20 novembre 2015

MANGIAFOCO

Mangiafoco.

Pinocchio, Rizzoli Lizard.

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1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Lizzie Rizzoli non avrebbe attratto x la seconda volta lo sguardo di un uomo nemmeno se non avesse avuto il collo ed il volto peloso come quello di un lupo mannaro mentre dopo il crepuscolo la luna si riempie di luce e la coccia brulla come certe location negli spaghetti western girati in Spagna o in Abruzzo. La chiamano reazione rettile. La risvegliava lo Hyde di Stevenson e , purtroppo x lei, anche Lizzie. Era stata cresciuta da una zia che non era una zia dopo che i genitori avevamo scoperto quanto della biscia era ancora nei loro cervelli. Lizzie tornava a casa da scuola , tutti i santi giorni, chiedendo alla sua non-zia xchè nessuno volesse giocare con lei. Una stilettata nel cuore della non-parente. Poi smise di chiederlo. Poi smise di chiederselo. La Non era invece una donna interessante e cominciò ad interessare un artigiano che tutti chiamavano Geppo xchè era davvero un buon diavolo. La Non aveva dimenticato come è sentirsi guardata una seconda volta da un uomo, ma si rimise in pari con rapidità. Quando i due cominciarono a parlare di andare a vivere insieme, Lizzie si sentì tradita come solo una lupa mannara calva mai amata da nessuno che non fosse un Non può sentirsi. Non chiese. Non si chiese. Peccato xchè Geppo e la sua amata avrebbero portato Lizzie nel loro nido. Poco dopo il crepuscolo, quando i due piccioncini stavano tubando sul divano, Lizzie portò loro una tazza di camomilla ed i due si assopirono e non si svegliarono mai più. Il giorno dopo nessuno aprì la bottega di Geppo. E La Non non si presentò al lavoro. I gendarmi cercarono i due ovunque ed interrogarono con discrezione anche la bimba mannara, senza guardarla una seconda volta.
Quella notte Lizzie sognò quelle due nuove statue di truciolato che aveva portato nel retro del negozio di Geppo che tendevano le mani ramificate verso il suo muso dicendole che le volevano bene e volevano li raggiungesse. La signorina Rizzoli si alzò e raggiunse in un paio di balzi lupini il negozio di Geppo. Le fiamme, poco dopo , erano tanto alte che quasi lambivano il culetto della luna piena.