domenica 11 marzo 2012

MILLE E UNA

Un re persiano dal nome impronunciabile viene fatto becco da una delle sue mogli. Il re persiano dal nome impronunciabile è anche conosciuto per la sua totale mancanza di misura e di senso dell'umorismo. Colmo di odio verso il genere femminile uccide tutte le donne che sposa al termine della prima notte di nozze. Quando ha ucciso tutte le donne in età da marito butta l'occhio sulle due figlie del visir. Sherazade, la maggiore delle due sorelle, è una ragazza sveglia. Per mille e una notte racconta al re persiano dal nome impronunciabile una storia per rimandare la propria esecuzione. Ogni notte Sherazad interrompe la storia promettendo al re persiano dal nome impronunciabile di continuarla il giorno dopo. La bella figlia del visir ha la testa sulle spalle e ce la vuole mantenere, non solo, al termine delle mille e una notte il re persiano dal nome impronunciabile s'innamorerà di Sherazade.

 Lucio Villani mi ha chiesto di illustrare una di queste storie per uno spettacolo teatrale intitolato "Sheherezade" di cui è direttore artistico e musicista. Non mi ha pagato ma mi ha promesso che tutti i soldi guadagnati dallo spettacolo andranno redistribuiti tra tutti i collaboratori dello spettacolo stesso secondo il detto arabo "Il viaggio è ancora lungo e mi rimangono solo tre datteri ( Dice il cammelliere): uno per me, l'altro per il mio cammello e il terzo per il mendicante alle porte della città".  
 
 La locandina è opera di Lucho Villani.








5 commenti:

socrate occupato ha detto...

siccome sono stronzo insisto
www.cacofest.blogspot.com

cortesemente invitato a partecipare al simpatico evento.

i terroni saranno lieti di festeggiare il felice evento presso la sala ricevimenti Socrate occupato
Bari

si prega di confermare al
cacosocrate@gmail.com

Unknown ha detto...

Non è per cattiveria o snobismo che non ti ho risposto, solo dimenticanza, chiedo venia.
Che dici se riprendiamo la comunicazione via e-mail?

www.cacofest.blogspot.com ha detto...

certo..grazie...mai sospettato quello che dici...vero

cacosocrate@gmail.com

www.cacofest.blogspot.com

claudiolosghi ha detto...

a parte tutto non vedo l ora di leggere questo pimoccio .... credo di aver capito lo spirito con cui lo stai interpretando ..per quanto possa essere o no importante credo anch'io che sia più vicino alle atmosfere di collodi di tutti i finocchi famosi da benigno a walt-totalitarismodellimmaginazione-disney ....almeno..io lo ricordo perchè lo leggeva in classe il SIGNOR maestro..il maestro da libro cuore che avevo alle elementari..già allora una razza in via d'estinzione..ricordo già allora le madri arrabbiate per i suoi metodi da bastonazzo e carotona..e chissà perchè me lo ricordo nodoso e legnoso come le tue illustrazioni...revisionismo storico forse..o all epoca non esistevano ancora ammorbidenti e creme emolienti per il corpo...bah non credo...me lo ricordo coccolino...anche lui però giallo di muffa ..povero stronzo...

felicita ha detto...

meravigliosi.