mercoledì 31 luglio 2013

ABBIATE PAZIENZA

Leggere Pazienza è stata una delle cose migliori che mi sia capitata da quando ho iniziato a leggere fumetti. Non so quanto e in che modo abbia influenzato il mio lavoro. Come lui, molti altri disegnatori mi sono entrati dentro per sempre, a volte senza nemmeno che me ne accorgessi.
Perché cercare uno stile tutto mio quando ne ho ha disposizione un'infinità di altri?
La maledizione sarebbe piuttosto se mi mandaste a casa un esorcista.


L'articolo completo apparso su Il messaggero lo trovate qui.





martedì 30 luglio 2013

LO STRANIERO

Sul doppio numero estivo de LO STRANIERO la recensione di Goffredo Fofi.






In mezzo a molte opere generiche e trasandate, anche quando piene di buona volontà, ci sono in Italia fumetti, cioè graphic novel, di alta qualità, diversissimi a volte tra loro ma caratterizzati dal rigore e dalla originalità sia del segno che della sceneggiatura. Quest’opera recente del piemontese Marco Corona, autore sapido e versatile di opere lunghe e opere brevi (racconti – e ci piacerebbe ospitarne uno su queste pagine) di cui assicura sia le “parole” che la “musica”, e cioè sia il testo che le immagini, è per più aspetti sorprendente. Per il taglio realistico del fondo – ci troviamo di fronte a una sorta di sinfonia della capitale, affrontata per successive perlustrazioni (anche e proprio turistiche) e per divagazioni storiche con una base ora realistica e ora del tutto irrealistica – a dimostrazione di quell’odio-amore, di quella mescolanza non scioglibile tra fascino e disgusto di cui conosciamo la lunga storia che ha caratterizzato almeno dal tempo dell’Unità i rapporti tra province nordiche (e galliche) e centro papista e soprattutto tra il piccolo e consuetudinario regno dei Savoia e la Città Eterna (tra le “due città” del torinese Soldati…). Il fumetto di Corona rientra assai bene in questa tradizione, ma in modi decisamente nuovi e odierni, e oscilla, prendendosi in giro, tra pregiudizio ovvietà rifiuto e visionaria acutezza. A sorprendere è anzitutto il segno, l’impasto organico e limaccioso di segno e di colore che raramente si raggruma in forme definite, dentro un continuum materico da cui si distaccano solo parzialmente figure – grottesche, animalesche e caricaturali, quasi liquide, sgocciolanti, come incapaci di rassodarsi in forme definite – che si accorpano intorno a monumenti invece più solidi, fatti di pietra e di marmo del passato. Una Roma-persona, organismo cialtrone che si forma e deforma e che accoglie turbe e folle scomposte, melmose, appiccicose.  L’immaginato e l’esperito si fanno la guerra ma è il sogno (l’incubo) a prevalere, in una sorta di viaggio notturno dentro le viscere di una civiltà alquanto oscena, che ricorda film felliniani come  Roma e il Satyricon, ma senza la morte, dentro un organico blobbesco che sembra riprodursi all’infinito.        

venerdì 26 luglio 2013

MODERNI MACCHINARI COME IL COMPUTER

Niente è cambiato da quando l'ho frequentato io, a parte i computer, i professori, gli alunni e il nome della scuola, è rimasto tutto uguale a come me lo ricordavo.

mercoledì 24 luglio 2013

LA PRIMA VOLTA E' STATA QUESTA.

Pierpaolo, mio ex compagno di scuola, attualmente punk di mezz'età pure lui, forse più adatto di me a ricoprirne il titolo (Io ero più freak), mi manda questa foto.

"La seconda volta che ho visto Roma".

La prima volta è stata questa.



venerdì 12 luglio 2013

DI RECENZIONI, PRESENTAZIONI E ALTRO (In rigoroso ordine sparso)




Da Sorrentino a Corona: Roma tra caos e bellezza

di Il Calzino Di Bart Renato Pallavicini
lVedi Roma e poi... Se Jep Gambardella, scrittore, resta imprigionato nella corriva mondanità sognando la Grande Bellezza, Marco Corona, fumettista, sprofonda in un delirio underground sognando il Grande Caos. Tutti e due a contatto con l'Urbe: il primo nel film di Paolo Sorrentino, il secondo nel suo graphic novel La seconda volta che ho visto Roma (Rizzoli Lizard, pp. 128, euro 17). Marco Corona (Carmagnola, 1967) pesca e viene dall'underground ma a ogni nuova opera spiazza e sorprende, pur restando fedele alla linea. Dalla rilettura della biografia di Frieda Kahlo (Black Velvet) al Bestiario padano (Coconino Press), da Riflessi a L'ombra di Walt (ancora Coconino Press) - ma ci aggiungiamo i tanti lavori seminati in rete (il canguropugilatore.blogspot.com) e sparsi nei centri sociali (a cominciare dal Leoncavallo fino al festival «Crack» al Forte Prenestino) - : una linea che fa del disegno un'incessante ricerca d'espressione e di emozione. Qui in un viaggio autobiografico - che è anche il viaggio di diventare padre - l'autore attraversa luoghi, tempi storici e climatici diversi. Il caldo feroce e la nevicata impietosa del 2011, l'occupazione nazista del 1943 e lo scandalo della Regione Lazio nel 2009. Tra viadotti e tangenziali, tra Fontane di Trevi e Trastevere, dentro la Roma di Corona ci trovi memorie di Fellini e di stornellatori, imperatori veri e d'invenzione - come Ferocius, che si sporge dal predellino dell'auto blu e viene sfregiato con una statuetta del Colosseo (vi ricorda qualcuno?) - ci trovi i busti e i burattini del Gianicolo e la Ferilli «desnuda» del baccanale per lo scudetto alla Roma. Il tutto fuso e sapientemente impastato in un magma lavico e colorato che scorre tra le pagine, cola dalle vignette e si solidifica in un mirabile affresco del Grande Caos di questa città e del disastrato Paese che l'ha eletta a sua Capitale. r.pallavicini@tin.it
27 June 2013pubblicato nell'edizione Nazionale (pagina 22) nella sezione "Speciali"http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2560000/2558452.xml?key=di+S.+C.&first=1&orderby=1&f=fir
http://comicout.blogspot.it/2013/07/critical-comics-e-consigli-di-lettura.html

http://salonedellutto.wordpress.com/2013/07/06/la-seconda-volta-che-ho-visto-roma-quel-che-vedrete-e-quel-che-non-ci-sara/

http://www.satisfiction.me/la-seconda-volta-marco-corona/

http://conversazionisulfumetto.wordpress.com/2013/07/05/visti-al-crack-orda-ix-festival-di-arte-disegnata-e-stampata/

http://letturepirata.wordpress.com/2013/06/29/522013-marco-corona-la-seconda-volta-che-ho-visto-roma-corriere-della-sera-2013-pag-142/

http://www.slumberland.it/contenuto.php?tipo=storia&id=4752&nome=La_seconda_volta_che_ho_visto_Roma

http://www.postcardcult.com/articolo.asp?id=5856&sezione=11&fb_action_ids=10151440496855866&fb_action_types=og.likes&fb_source=aggregation&fb_aggregation_id=288381481237582

http://nerd-elite.blogspot.it/2013/06/la-seconda-volta-che-ho-visto-roma.html

http://www.lamette.it/modules.php?name=Live_News&func=LiveNewsView&nid=2155

http://www.rollingstonemagazine.it/cultura/interviste-cultura/marco-corona-la-seconda-volta-che-ho-visto-roma/?fb_action_ids=10151471719185866&fb_action_types=og.likes&fb_source=other_multiline&action_object_map=%7B%2210151471719185866%22%3A540891919303414%7D&action_type_map=%7B%2210151471719185866%22%3A%22og.likes%22%7D&action_ref_map=%5B%5D

Inoltre:

Sul prossimo doppio numero estivo de Lo Straniero, Goffredo Fofi parla de "La seconda volta che ho visto Roma". Ne parla bene. Godo come un maiale. 
Sempre nel suddetto numero estivo ci sarà pure un mio breve fumetto inedito, inedito anche per me, nel senso che devo ancora disegnarlo.