sabato 31 marzo 2012

SCOLLEGARE IL CERVELLO

Quando ho visto per la prima volta la casa del giardiniere nel parco di villa Sciarra mi sono detto "Cazzo, ma questa è la casa della Fata di Pinocchio!"

Poi ho scollegato il cervello ed è uscita 'sta cosa.

 


mercoledì 28 marzo 2012

NASCOSTI TRA LE FRONDE

Lo vedete il grande albero alle spalle della Fata Turchina? Vedete anche le centinaia di uccelli nascosti tra le fronde che si stanno affilando il becco in attesa di scorciare le fantasie del nasuto burattino?

A suivre...


Dove Pinocchio rimane con il naso per aria nel vedere il suo pasto volare via dalla finestra.

 


Qualcuno sostiene che il mio Pinocchio sia in realtà una Pinocchia.
Come se avesse una qualche importanza.





giovedì 22 marzo 2012

COME UN CANE

Non ricordo bene come e perchè Pinocchio finisca a fare il cane al posto del cane.

Un'altra volta ho disegnato questa scena, diversi anni fa, alle medie, un Pinocchio mai finito, forse copiato da un'illustrazione di Attilio Mussino.




martedì 20 marzo 2012

LA BOTTEGA DI GEPPETTO

Le cose sono andate più o meno così: una notte di luna piena lo spirito della defunta Fata Turchina si trova a percorrere le strade deserte del suo paese. Un debole battito dove prima c'era il cuore quando passa accanto alla bottega di Geppetto, suo marito, come la prima volta che l'ha visto, concentrato a intagliare una gamba di tavolo. Perchè si rimane sposati anche dopo morti. Il suo vagare è sempre uguale, dal cimitero alla bottega dove viveva insieme a Geppetto. Un'unica stanza per lavorare, mangiare e dormire. Il camino dipinto, solo un braciere per scaldarsi. Una malattia ai polmoni, nemmeno un soldo per il medico, una bara di legno di pino fatta da Geppetto con le tavole del letto matrimoniale. Una storia triste.
Dicevo: quella notte La Fata Turchina, turchina per via dei capelli, si affaccia alla finestra della bottega di Geppetto illuminata dalla luna. Entrare nelle case senza passare dalle porte è stata la prima cosa che ha imparato a fare dopo morta.   


domenica 18 marzo 2012

DA CEPPO A BURATTINO E VICEVERSA

Geppetto è un babbo mancato, povero in canna ma pieno di inventiva, un artigiano del legno.
Vedovo di un matrimonio infecondo, Geppetto decide di farsi da sè il proprio figlio di legno.

Pinocchio nasce ceppo e diventa burattino a colpi di pialla.

Certo Geppetto non avrebbe mai immaginato di diventare padre di un figlio minchione e ingrato.

Però c'è un però: ad ogni bugia che racconta a Pinocchio cresce il naso, lo sanno tutti. Lo stesso accade al mio burattino,  ma solo per le bugie di piccolo taglio.
Quando invece le combina davvero grosse regredisce allo stato primitivo di ceppo.

Alla fine della storia Pinocchio non diventerà un bambino, il suo destino è di restare un burattino di legno, educato alle regole sociali ma pur sempre un burattino.




mercoledì 14 marzo 2012

"COLLODIUBRIACOSIFAREBBEANCHESUAMADRE"

Commentatore anonimo scrive:

"Non ho mai letto pinocchio(e dire che ne ho lette di cazzate), ma Collodi odia sicuramente Benigni e tutti quanti hanno letto Pinocchio. il fatto che tu in parte lo abbia dimenticato gioca a tuo favore nell'improbabile cabala di collodi morto che nella sua versione animo-quantistica si rivolta nella tomba ed odia indiscriminatamente Tutti. Ubriaco come non mai. Bene. Molto Bene".
Collodi.

 Dove Pinocchio si fa dare un passaggio da un piccione viaggiatore.



domenica 11 marzo 2012

MILLE E UNA

Un re persiano dal nome impronunciabile viene fatto becco da una delle sue mogli. Il re persiano dal nome impronunciabile è anche conosciuto per la sua totale mancanza di misura e di senso dell'umorismo. Colmo di odio verso il genere femminile uccide tutte le donne che sposa al termine della prima notte di nozze. Quando ha ucciso tutte le donne in età da marito butta l'occhio sulle due figlie del visir. Sherazade, la maggiore delle due sorelle, è una ragazza sveglia. Per mille e una notte racconta al re persiano dal nome impronunciabile una storia per rimandare la propria esecuzione. Ogni notte Sherazad interrompe la storia promettendo al re persiano dal nome impronunciabile di continuarla il giorno dopo. La bella figlia del visir ha la testa sulle spalle e ce la vuole mantenere, non solo, al termine delle mille e una notte il re persiano dal nome impronunciabile s'innamorerà di Sherazade.

 Lucio Villani mi ha chiesto di illustrare una di queste storie per uno spettacolo teatrale intitolato "Sheherezade" di cui è direttore artistico e musicista. Non mi ha pagato ma mi ha promesso che tutti i soldi guadagnati dallo spettacolo andranno redistribuiti tra tutti i collaboratori dello spettacolo stesso secondo il detto arabo "Il viaggio è ancora lungo e mi rimangono solo tre datteri ( Dice il cammelliere): uno per me, l'altro per il mio cammello e il terzo per il mendicante alle porte della città".  
 
 La locandina è opera di Lucho Villani.








martedì 6 marzo 2012

L' INCUBO DI ANDREA

Roger Omar sta preparando un'antologia di 222 sogni illustrati.  
Da mesi mi assilla con risoluto garbo per avere la mia mano.
Dopo un lungo corteggiamento ho ceduto alle sue lusinghe e ho disegnato l'incubo di Andrea.
Su:
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Wordpress
Sito Web

10 SUEÑOS ESCRITOS POR NIÑAS Y NIÑOS
Recogidos por Roger Omar
1
Soñé que estaba en un bosque persiguiendo unas luces que parecían luciérnagas, llegué hasta un árbol donde alguien había escrito algo muy raro, de repente me cogió alguien y me puso una inyección y después me mató.
(Andrea, 9 años. España)
I dreamed that I was in a forest chasing some lights that semeed to be fireflies, I reached a tree where someone has written something very strange, suddenly somebody caught me and put an injection on me and killed me.
(Andrea/ Spain/ girl)




sabato 3 marzo 2012

COSI' COME ME LO RICORDO

Il disegno del tonno con la faccia di Tonno lo capiranno in pochi.
Lo ridico a scanso di equivoci, il Pinocchio che sto disegnando potrebbe non coincidere con il libro di Collodi. Sarà un Pinocchio così come me lo ricordo. Dove non ricordo ci metto del mio.