giovedì 5 novembre 2015

MAMMA, AIUTO!

Dopo tre giorni di febbre, le maledizioni di Valerio Bindi e la pausa lucchese, altre due paginette a fumetti su Left, in edicola sabato 7 novembre.

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2 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Mark " Uzi " Usai era un disc jockey di quelli che improvvisano la pronuncia di qualsiasi termine straniero e lo biascicano come una lisca in un vecchio film con Bob Mitchum marine su di una isola con una suora perchè gli ascoltatori credano davvero che Uzi sia stato a Kansas City tempo prima. Radio Liboria Libera era libera di trasmettere entro i confini di Liboria, ma il segnale a stento copriva la chiesa, il prestinaio ed una bettola dove pensionati e contadini bevevano un prosecchino dopo l'altro commentando la faccia dell'allenatore del Liboria prima del fischio con cui si chiude la prima frazione di gioco sul punteggio di sette a zero x l'altro team.
RBL era un investimento in perdita di Manlio Marsulupami, latifondista rotondetto e tirannnegiato dalla virago imposta dalla famiglia xchè portasse capitali e conoscenze. Era stata proprio Donna Kalamata Palamara a costringere il marito a stringere un patto con un network di emittenti della zona x " aumentare segnale ed incidenza e come corollario il numero delle aziende che si rivolgono a noi x i commercials via etere " che al momento ammontavano ad un salumificio spesso visitato dal locale ufficio di igiene.
Manlio precipitò nel panico nel momento in cui doveva decidere quali stars far risplendere e quali sacrificare.
Uzi entrò nel panico nel momento in cui realizzò che non aveva gli skills richiesti. Decise di giocare il suo asso di briscola. Andò direttamente a casa della Palamara da cui da tempo era intimo amico e le chiese di non cancellare il suo show. Donna Kay prese tempo e promise di pensarci.
Il giorno dopo, prima della trasmissione di Uzi che era intorno al crepuscolo, Donna Kay esordì in radio con una sit-com in cui angariava il marito. Uno script di pura fantasia, of course. Uzi irruppe mentre il dinamico duo era on the air e pianse plis plis no lassarmi al che Donna Kay rispose pronta che " le dinamiche di interazione tra persona e persona innescano meccanismi x cui la persona nel senso di maschera può cadere, liberando anima e animus, ma c'è tempo e luogo". Manlio non parlava inglese e nessuno comunque parlava l'inglese di Uzi e prese a dire che bisognava considerare che Il Paradiso della Bresaola era stato appena sigillato dai nuclei anti sofisticazione in tute da lotta all'Ebola.

Lo share fu così alto che era visibile dalla luna, come la Muraglia Cinese. Una tivù via cavo ne ricavò un telefilm che è giunto, senza flessioni di audience, alla decima stagione.
Manlio e Donna Kay sono ancora insieme. Uzi ha inciso un paio di cd e i suoi live sono seguiti anche da gente abituata a recensire Aspettando Godot.
Adoro il lieto fine.

ketepo ha detto...

il black friday del tempo è uno dei misteri delle madri @..@