Così domenica giocavo con Maia ed Anna in piazza San Cosimato: correvo spingendo uno scatolone di cartone vuoto, e loro due dietro a ridere come pazze. Come un cretino sono caduto malamente sulla chiappa sinistra, poca la ciccia a parare la caduta sul cemento, e loro due sempre a ridere di me, steso a terra che trattenevo a stento le lacrime con un sorriso per non preoccuparle troppo.
Così sono fatti i bambini.
(Due giorni prima mi ero sfondato il coccige scivolando giù dal corrimano delle scale di via Ugo Bassi, proprio davanti la casa romana di Calderoli).
3 commenti:
in quanto a sfighe io sono un fuoriclasse
Mi ritiro, con te si perde sempre.
Mi genofletto al tuo cospetto re della sfiga, insegnami a cadere.
Guarda io non son per l ortopedico, son più del genere che se c'è una qualunque malattia nell'aria la prendo io
Posta un commento